Il sostegno psicologico si rivolge a coloro che devono affrontare una sofferenza psicologica la cui fonte viene identificata in contesti e relazioni esterne (il lavoro, la famiglia, gli amici) che incidono, più o meno gravemente, sul benessere psicofisico. È un intervento finalizzato ad alleviare il disagio in situazioni di vita specifiche come l’adolescenza, la genitorialità, la terza età, la perdita del lavoro, la separazione o il divorzio.

L’obiettivo principale è aiutare la persona a sviluppare e potenziare le sue capacità di coping, ovvero di affrontare la realtà con un comportamento adattivo, e promuovere l’autonomia e la valorizzazione delle risorse personali.

Il sostegno psicologico si basa sull’ascolto attivo ed empatico da parte dello psicologo che offre alle persone che stanno attraversando un momento difficile della propria vita uno “spazio” riservato dove poter elaborare le sofferenze e le amarezze e dove poter trovare le risorse necessarie al loro superamento.

Si fonda sul concetto di coping (dall’inglese “to cope”, che significa “far fronte”, “affrontare”), ovvero sulla capacità insita in ogni soggetto di reagire gradualmente e positivamente alle avversità facendo ricorso alle risorse personali che in quel momento non si riescono a vedere e trovare, ma che sono sempre presenti.

Può coinvolgere anche le persone vicine a chi ha bisogno di sostegno come il partner, il coniuge, i familiari, gli amici, facilitando anche in loro una maggiore chiarezza e capacità di analisi circa il disagio della persona cara e favorendo, quindi, il loro personale contributo al sostegno.

La durata del percorso è variabile; in genere, l’intervento termina nel momento in cui sono stati trovati nuovi modi per risolvere la situazione problematica oppure quando si è trovata la modalità migliore per accettare il problema e adattarsi alla nuova situazione.

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Dott.ssa Isabella Anzuino

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